martedì 26 maggio 2009

Successo di adesioni a Energy Days Regione Marche


Energy Days Marche: 22-25 Ottobre 2009

Quartiere Fieristico Campanara

Salone dell'Edilizia Moderna e Energy Days: Risparmio Energetico, Energie Rinnovabili e Bioedilizia.


Tante ad oggi le adesioni a Energy Days nelle Marche con oltre 70 espositori già confermati:

successo dato anche dai mezzi che promuovono sinergicamente l'evento come


  • Energy Days Magazine il maggiore Free-Magazine d'Italia con oltre 140 Mila copie stampate nelle 4 edizioni, distribuito oltre che negli Energy Days anche al Solar Expo a Verona, a EnerMotive a Milano, a Energetica a Genova e aCasaClima a Bolzano.

  • Energy TV , la tv che si occupa delle Azinde di Energy Days, una Tv che parla alla gente con il linguaggio sia all'utente finale che del professionista del settore che a Ingegneri e Architetti.

  • il portale nazionale www.energydays.eu il portale con ioltre 35 Mila accessi indicizzato su Top Solar 100 e su GOOGLE.

Per info


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venerdì 6 marzo 2009

INTERVISTA A MATTEO RENZI CANDIDATO A SINDACO DI FIRENZE


IL PORTALE ENERGYDAYS.EU CON IL SUO RESPONSABILE IACOPO MAGALDI INTERVISTA MATTEO RENZI
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE E CANDIDATO
ALLA CARICA DI SINDACO DI FIRENZE PER LE ELEZIONI 2009.


Energy Days:Renzi il comune di Firenze è molto vasto e complesso e con esigenze totalmente diverse tra quartiere e quartiere, con l'esperienza della gestione della Provincia e con l'ottimo risultato dell'agenzia fiorentina per l'energia, quali saranno le line guida della sua amministrazione sul risparmio energetico?
Renzi: Credo che si debba partire dalla certificazione energetica degli edifici CasaClima che abbiamo già proposto come facoltativa a livello provinciale. I consumi energetici complessivi dipendono per il 40 % dagli edifici, bisogna partire da qui.
Può accennare solo ad un paio di opere che, eventualmente, metterà in atto da sindaco in tema di risparmio energetico e bioedilizia?
Bisogna incrementare il passaggio a forme di mobilità alternative. Prima di tutto si devono mutuare esperienze già sperimentate in altri paesi, come il potenziamento della rete di piste ciclabili e l’intermodalità. Bisogna poi incentivare gli interventi per una adeguata coibentazione degli edifici e l’eliminazione dei ponti termici, oltre all’utilizzo degli impianti a basso consumo (led) e la produzione di energia tramite pannelli fotovoltaici.
Pensiamo al futuro anche a quello un po' più lontano: la formazione dei nostri figli. Cosa pensa di fare nelle scuole per sensibilizzare i giovani sulla tematica delle nuove energie alternative?
Insieme all’Afe e agli uffici della Provincia abbiamo già iniziato delle campagne di sensibilizzazione sui temi ambientali, per ora rivolte ai tecnici e ai professionisti di domani.
Ma questa attività non può rimare limitata ma va estesa a tutte le età.
Cosa avrebbe voluto fare con l'agenzia fiorentina dell'energia che ancora non è riuscito a fare, e cosa pensa di poter fare da Sindaco della più bella città del mondo?
Ci sono paesi e città dell’Europa centrale che sono divenute centri di eccellenza nella ricerca e nell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e a basso impatto ambientale, mi viene in mente Friburgo in Germania e Gussing in Austria. Anche Firenze e la sua area metropolitana hanno un potenziale molto grande di incidenza sui consumi energetici. L’applicazione del sistema CasaClima è solo l’inizio di un percorso che dovrebbe portare Firenze all’altezza di città ‘virtuose’ come Bolzano.
Parliamo della tanto odiata burocrazia, talvolta il cittadino, si trova a dover produrre documentazioni, eccessivamente imponenti, talvolta restrittive e a volte scoraggianti, lei come pensa di affrontare questo tema che talvolta dissuade gli investitori seppur lungimiranti?
La burocrazia è necessaria, ma va ridotta al minimo indispensabile. Intanto intendo ridurre al minimo, se non del tutto, le autorizzazioni necessarie per tutti quegli interventi di basso impatto da realizzare in aree o su edifici dove non esistono vincoli. Considero paradossale il proliferare sui nostri tetti di ogni genere di condizionatore, o parabola, mentre di fatto esiste un divieto di installare un innocuo e “silenzioso” pannello solare per la propria doccia.
Una volta Primo cittadino pensa di appoggiare la formazione degli Energy Manager o quella di figure similari? E se si in che modo?
Per gli Energy Manager, si sta già delineando una figura più precisa a livello nazionale, quello che manca non sono le regole ma la loro applicazione. Gli enti locali in primis e le imprese di medie e grandi dimensioni poi - ma anche i grandi condomini - dovranno dotarsi di professionisti capaci di dare suggerimenti per interventi concreti. L’importante è evitare la nascita di figure che soddisfino solo formalmente un obbligo di legge. Gli Energy Manager, se funzioneranno davvero, faranno risparmiare energia e denaro.
La sua Provincia, ha fatto già molto per il controllo sull'efficienza delle caldaie e sulle emissioni dei fumi. Cosa ne pensa invece sulla necessità che si sta consolidando in tutta Europa di andare verso una certificazione energetica e di una bassa emissione di co2 degli edifici? E il protocollo di Kyoto lo vede come un limite o una opportunità?
Non si può pensare ad un miglioramento senza darsi degli obiettivi. E con il protocollo di Kyoto questi obiettivi sono stati posti chiaramente. Paesi come la Germania e l’Olanda li hanno già raggiunti e superati, la Francia ci sta riuscendo, noi invece abbiamo peggiorato i nostri consumi ulteriormente. Per questa strada non si arriva da nessuna parte, certamente non rivedendo al ribasso gli obiettivi, come ha già tentato di fare l’attuale Governo.
Le cose da fare sono poche e semplici, abbiamo la fortuna di poter attingere dall’esperienza di chi questi obiettivi li ha gi à raggiunti, e non mi sembra una vergogna prendere da chi ha fatto bene.
Come vede Firenze, dopo 5 anni di suo mandato, dal punto di vista energetico e della bioedilizia?
Dal punto di viste energetico, immagino una città che fra 5 anni avrà case più efficienti e trasporti più puliti e più sicuri. E poi i primi interventi nel settore della bioedilizia da realizzare sfruttando le occasioni in cui il Comune è chiamato a intervenire sui propri immobili. Lavori su edifici pubblici come vetrina ed esempio per tutti i cittadini.
Grazie Presidente per la sua collaborazione e per la disponibilità, la inviato a essere presente al nostro evento sulla Bioedilizia, Energie Alternative e Rinnovabili che faremo a Borgo San Lorenzo dal 16 al 19 di Aprile al Foro Boario, buon lavoro e un in bocca al lupo per la sua campagna elettorale.
Grazie per l'in bocca al lupo; per l'evento di Borgo San Lorenzo visti i numerosi appuntamenti della mia agenda, girerò l'invito al dell'Agenzia Fiorentina dell'Energia Talluri.A presto e Buon Lavoro.

domenica 22 febbraio 2009

Permesso di costruire solo con rinnovabili, ma dal 2010



18/02/2009 - L’articolo 29, comma 1-octies, del disegno di legge di conversione del DL n. 207 del 30 dicembre 2008 Milleproroghe, oggi all'esame della Camera, differisce al 1° gennaio 2010 la scadenza del 1° gennaio 2009 entro la quale i regolamenti edilizi comunali avrebbero dovuto vincolare il rilascio del permesso di costruire, per gli edifici di nuova costruzione, all’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.Nel suo parere approvato ieri, la Commissione Ambiente della Camera invita il Governo a “prevedere, in un successivo provvedimento d'urgenza, una norma sanzionatoria per i Comuni che non adegueranno i propri regolamenti, eventualmente prevedendo la possibilità di ricorrere ai poteri sostitutivi ovvero alla nomina di commissari ad acta. Ciò ai fini del raggiungimento degli obiettivi comunitari relativi al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici.”

Il termine del 1° gennaio 2009 – spiega la relazione del Servizio Studi della Camera – è previsto dall’art. 4, comma 1-bis del DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia), come sostituito dal comma 289 dell’art. 1, della Legge 244/2007 (Finanziaria 2008), che prevede che, per gli edifici di nuova costruzione, il permesso di costruire venga rilasciato a condizione che siano installati impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in modo da garantire una produzione energetica di almeno 1 kW per ciascuna unità abitativa e di almeno 5 kW per i fabbricati industriali di superficie non inferiore a 100 mq.

Il testo previgente del comma 1-bis dell’art. 4 del DPR 380/2001 faceva riferimento ai soli pannelli fotovoltaici e richiedeva una produzione energetica non inferiore a 0,2 kW per unità abitativa. La Finanziaria 2008 ha, quindi, incrementato la potenza minima degli impianti e ha esteso l’obbligo di installazione (con una potenza maggiore) anche ai fabbricati industriali. Inoltre, il nuovo comma 1-bis non riguarda più solo gli impianti fotovoltaici ma si riferisce più genericamente ad impianti a fonte rinnovabile.

I tecnici di Montecitorio ricordano poi che nel novembre 2008 la Commissione europea ha presentato una proposta di riesame della politica energetica, proponendo un piano d’azione che individua, tra le sue priorità, l’intervento in cinque settori considerati fondamentali per far fronte alla crescente precarietà dell’approvvigionamento energetico, tra i quali l’efficienza energetica. Le proposte della Commissione sono volte all’attuazione del pacchetto 20-20-20 (riduzione delle emissioni di gas serra del 20%, raggiungimento del 20% di energia rinnovabile sul totale e riduzione della domanda di energia del 20% entro il 2020).

In questo contesto, la Commissione propone di integrare e modificare la Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici prevedendo, tra l’altro, in caso di installazione di nuovi sistemi tecnici per l'edilizia, sostituzione di sistemi tecnici esistenti o interventi importanti di messa a norma di tali sistemi, un obbligo per gli Stati membri di fissare requisiti minimi di rendimento energetico.

La proposta della Commissione, inoltre:
- rafforza le disposizioni in materia di certificazione energetica, ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento, requisiti di rendimento energetico, informazione ed esperti indipendenti, in particolare, riformulando le prescrizioni relative al rilascio degli attestati al fine di assicurare che per ogni operazione immobiliare sia emesso un attestato e che al potenziale acquirente o locatario siano fornite informazioni sul rendimento energetico dell'edificio (o di sue parti) con sufficiente anticipo (cioè nell'annuncio di vendita o di affitto);
- amplia il campo di applicazione della disposizione che impone agli Stati membri di fissare requisiti minimi di rendimento energetico in caso di ristrutturazioni importanti negli edifici esistenti, eliminando la soglia di 1000 mq di metratura al disotto della quale non è attualmente previsto l'obbligo, in caso di ristrutturazioni importanti, di conformarsi ai requisiti minimi di rendimento energetico, nazionali o regionali;
- fornisce uno strumento di calcolo comparativo utilizzato dagli Stati membri a scopo di confronto, allo scopo di pervenire ad un graduale allineamento dei requisiti fissati dai diversi Stati membri, attualmente assai differenziati;
- incoraggia gli Stati membri a elaborare piani nazionali volti a favorire la diffusione sul mercato di edifici con un consumo di energia ed emissioni di carbonio bassi o nulli.

L’Italia non sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda della Ue in tema di rendimento energetico in edilizia, dal momento che dall’ottobre 2006 è in corso un contenzioso per la presunta non corretta attuazione della direttiva 2002/91/CE. La Commissione ritiene, infatti, che il Dlgs 192/2005, di attuazione della direttiva 2002/91/CE, costituisca un semplice quadro generale di riferimento che avrebbe dovuto essere completato da successivi decreti, linee guida e relazioni da approvare, rispettivamente, entro 120 e 180 giorni, dalla sua entrata in vigore. Non avendo ricevuto alcuna comunicazione inerente tali misure di attuazione, né disponendo di altri elementi d’informazione, la Commissione ha concluso che l’Italia non ha adempiuto all’obbligo di attuare la direttiva.

E una nuova procedura di infrazione potrebbe essere aperta, a carico dell’Italia, per la cancellazione - prevista dalla legge 133/2008 - dell’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica all’atto di compravendita di interi immobili o di singole unità immobiliari, e dell’obbligo, nel caso delle locazioni, di consegnare o mettere a disposizione del conduttore l'attestato di certificazione energetica. Dall’entrata in vigore della legge 133/2008 è venuto meno l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita, ma non l’obbligo di redigerlo, previsto dall’art. 6 del Dlgs 192/2005 (leggi tutto).

Il voto finale sul provvedimento è previsto per martedì 24 febbraio.

martedì 17 febbraio 2009

INTERVISTA AD ANDREA BARDUCCI CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE




  1. Andrea Barducci. Nato a Firenze il 23 novembre 1958. Coniugato, è padre di due figlie. Diplomato al Liceo scientifico di Sesto Fiorentino nel 1978, è entrato in politica da adolescente prima nella Fgci poi come dirigente del Movimento studentesco. È stato segretario del Comitato comunale di Pci prima di passare ad altri incarichi a livello della Federazione fiorentina. Ha poi aderito al Pds e infine ai Ds. Assessore all'ambiente nella giunta comunale di Sesto guidata da Carlo Melani dal 1994 al 1995, è stato sindaco di Sesto per due legislature dal 1995 al 2004. E’ Vicepresidente della Provincia di Firenze. Ha la delega alle Infrastrutture e Sviluppo.
    Nel programma del PD metropolitano e di Andrea Barducci due dei punti di spicco sono:
  • la riqualificazione, da un punto di vista energetico, del patrimonio edilizio esistente, a partire da quello di proprietà pubblica,
  • una pianificazione urbanistica dell'area metropolitana che tenga conto dell'unitarietà del territorio e dei suoi delicati assetti ambientali.

Su queste scelte Andrea Barducci ed il suo staff si sono confrontati con gli operatori del settore, dai tecnici ai professionisti, dagli imprenditori agli amministratori, il 10 febbraio 2009 alle 18 presso la Galleria Frittelli di Arte Contemporanea a Firenze, in quell'occasione lo abbiamo incontrato ed intervistato per il portale nazionale sulle Energie Rinnovabili e Alternative http://www.energydays.eu/ e per il blog di Google: Energy Project.




La Provincia di Firenze è molto vasta e logisticamente frammentata, da Palazzuolo e Marradi a Figline Vadarno, quali saranno le linee guida della sua amministrazione sul risparmio energetico?
Barducci:Partiremo dalla certificazione energetica degli edifici di proprietà pubblica, iniziando da quelli della Provincia, e sosterremo i Comuni che vorranno impegnarsi su questo terreno. Una volta così realizzato il censimento energetico del nostro patrimonio immobiliare potremo pianificare gli interventi di efficienza, dalle coibentazioni agli infissi, dalle serre solari alle caldaie ad alta efficienza, calcolando gli investimenti ed i tempi di rientro. Perchè deve essere chiaro che, attraverso l'efficienza, oltre ad un beneficio ambientale, avremo un rientro economico che aiuterà i bilanci degli Enti, oggi piuttosto magri. L'efficienza comunque va perseguita con grande energia anche nel settore dei trasporti, attraverso una politica forte per lo sviluppo del trasporto pubblico e della mobilità "elementare" (pedonale e delle bici) ed elettrica. Sul reparto industriale, abbiamo già esperienze di eccellenza che stanno per decollare, come l'impianto di cogenerazione a Careggi, esperienze che dovremo estendere in tutti i comparti. Su un terreno contiguo, impegneremo la formazione professionale per sviluppare figure di tecnici all'altezza di questa sfida.

Oggi nel suo intervento ha parlato del patrimoni immobiliare della Provincia, ci accenna solo un paio di opere che metterà in atto, in tema di risparmio energetico e Bio-Edilizia?
Mi scusi se arrivo subito a numeri più alti, ma abbiamo già una pianificazione dettagliata per l'efficienza energetica in dieci scuole della Provincia e per il laboratorio didattico di Pratolino.
Cosa intende fare la provincia, la sua provincia per la formazione, scuole, asili, per sensibilizzare i giovani sulla tematica delle nuove energie alternative?
Continueremo nelle manifestazioni come quella che abbiamo tenuto a Villa Demidoff tre anni fa; il laboratorio didattico di Pratolino ospita ogni anno centinaia di studenti e di giovani ed i loro insegnanti, e lo trasformeremo in una vetrina delle energie rinnovabili; sosterremo le iniziative didattiche nelle scuole che abbiano al centro dell'interesse le rinnovabili.
Non si parla mai del lavoro degli altri, pero' che novità e che idee porterebbe nell'agenzia fiorentina dell'energia?
L'agenzia ha svolto un gran lavoro in questi anni: va radicato e diffuso nel territorio, ampliando il servizio degli sportelli sull'energia; dobbiamo migliorare le sinergie con il mondo della ricerca e dell'università, collegandole alle realtà produttive più dinamiche del nostro territorio.
Parliamo di burocrazia, chi usa Bio-Architettura, Energie Rinnovabili e Alternative, talvolta si trova a dover produrre documentazioni, eccessivamente imponenti, talvolta restrittive e a volte scoraggianti, lei come pensa di affrontare questo tema che talvolta dissuade gli investitori seppur lungimiranti?
Semplificando le procedure e snellendo i tempi di risposta della Provincia, in collaborazione con la Regione Toscana; coordinando i Comuni perchè arrivino a concordare regolamenti e procedure in modo che le risposte siano uguali e coordinate su tutto il territorio provinciale.
La Provincia pensa di appoggiare la formazione degli Energy Manager o quella di figure similari? e se Si in che modo?
L' Energy manager è uno dei profili che intendiamo proporre e sostenere attraverso la formazione professionale; e sarà di fondamentale importanza che su questa, come su altre figure (come i tecnici abilitati alla certificazione energetica) ci si muova attraverso la concertazione tra la nostra formazione, le imprese, le organizzazioni sindacali, gli enti locali.
La provincia ha fatto già molto: il controllo sull'efficienza delle caldaie e sulle emissioni dei fumi...cosa ne pensa invece sulla necessità che si sta consolidando in tutta Europa, soprattutto nella Mitteleuropa di andare verso una certificazione energetica e di una bassa emissione di co2degli edifici?
La prima domanda a cui ho risposto fornisce un primo quadro di riferimento: la nostra strategia è di partire dagli investimenti per una maggiore efficienza energetica delle strutture pubbliche per fornire anche un buon esempio per i cittadini ed un volano per il mondo del lavoro e delle imprese. Che si tratti di una necessità è fuori discussione: dimostreremo che si tratta anche di un buon affare da un punto di vista economico, per arrivare a risultati concreti, diffusi sul territorio e in grado di spostare grandi numeri. La riduzione dei consumi energetici del 20%, come previsto dalle indicazioni europee, necessaria per un abbattimento delle emissioni di CO2, è un traguardo non semplice da raggiungere. Ma noi vogliamo assolutamente portare la Provincia di Firenze in Europa anche da questo punto di vista.
Presidente Barducci, mi conceda il termine, (sogniamo a occhi aperti, o proviamo a guardare nella sfera di cristallo) la provincia di Firenze, come la vede tra 5 anni di suo mandato dal punto di vista energetico e della Bio-edilizia?
Efficiente, e così cambiata che vedere sprechi di energia nelle case o nei trasporti o nelle fabbriche sembri strano come oggi lo sarebbe vedere gente che brucia banconote per scaldarsi.
Grazie per le vostre domande.
Grazie a lei Barducci, per la disponibilità, un “in bocca al lupo”ci sembra doveroso,visto la lunga e impegnativa campagna elettorale che sta affrontando e le rinnovo l'invito ad essere presente al convegno che facciamo facciamo in Mugello a Borgo San Lorenzo, in collaborazione con l'Assessore Romagnoli, durante la manifestazione che si terrà dal 16 al 19 Marzo al Foro Boario, su Bio-Architettura Risparmio Energetico e Energie Alternative..
Buon Lavoro

mercoledì 28 gennaio 2009

Casa Clima 2009 e Energy Days


Lo Staff di Energy Days a Bolzano in visita come partner etico di Casa Clima.
Si è tenuto a Bolzano dal 22 al 24 gennaio la quarta edizione della fiera internazionale specializzata nell'efficienza energetica e nell'edilizia sostenibile – "KlimaHouse". In quell'occasione si è svolto per la quarta volta il convegno internazionale CasaClima 2009 - "Costruire il futuro"
La manifestazione che da anni si propone come punto di riferimento per il mondo dell'emissione zero.
Anche questa volta CasaClima centra il punto: con la promozione di aziende leader per lo sviluppo del comfort abitativo a basso costo energetico e nel rispetto dell’ambiente, nella promozione delle energie alternative e rinnovabili.
Il concetto di Casa Clima subito avallato anche da Energy Days consiste nel proporre abitazioni compatibili con la natura, stilisticamente pregevoli ed estremamente confortevoli, e che vadano verso una indipendenza energetica.
Tutto ciò è possibile grazie a sistemi di costruzione ecologici accuratamente studiati e ad un avanzato know-how tecnologico.
Energy Days, azienda pionieristica in questo settore, ha sostenuto fin da subito il concetto CasaClima, già in quegli anni, quando nessuno aveva in mente neppure l'idea di una cosa simile.
L'incessante attività di ricerca, innovazione e formazione, di promozione e la ricerca di collaboratori e partner professionisti e professionali, che promuovano con qualità la Bioedilizia, il Risparmio Energetico e le Energie Alternative, sono i punti di forza che hanno fatto di Energy Days un’azienda all’avanguardia, leader del settore della promozione etica, sfruttando tutti i mezzi a disposizione per portare avanti questa importante Mission, dal successo mediatico ottenuto attraverso il portale nazionale in classifica supersolar http://www.energydays.eu/ ,oppure attraverso il Blogg Ehergy Project su Google, o la presena fin da subito con il gruppo su l'evento del secolo Facebook, ma anche attraverso i mezzi classici, con il free press “Energy Days Magazine”, e con le famosissime Mostre-Convegno ormai giunte per il 2009 a 10 in programma, che sono sempre importante palcoscenici, per mettere in comunicazione il mondo delle istituzioni, con quello delle aziende per incontrare insieme con soluzioni sinergiche, il crescente interesse delle persone e dei professionisti lungimiranti.Sappiamo che tutti i nostri sforzi sono di concerto incentrati affinchè : si possa avere un futuro migliore attraverso un nostro oggi più consapevole.(Attali)
Questa è la nostra Mission , perchè il sole nasce per tutti, solo alcuni lo sanno però sfruttare al meglio. Energy Days il vostro partner etico per scelta.
Iacopo Magaldi

domenica 25 gennaio 2009

Detrazione 55%, proposta l'estensione del bonus alle porte


Gentile blogger,dopo la riconferma della detrazione del 55% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica, arriva dal PdL la proposta di estendere il bonus fiscale anche alle porte. Possibilità da discutere nell'ambito del disegno di legge sullo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, ora all'esame del Senato.L'Agenzia delle Entrate ha inoltre pubblicato l'elenco degli studi di settore per cui è prevista la revisione. Il provvedimento, previsto dalla manovra anticrisi del Dl 185/2008, non esclude correttivi successivi e apre nuovi spiragli per diverse categorie di professionisti, ultimamente preoccupate dalla riforma degli ordini professionali. Il Dl 200/2008 "taglialeggi" abrogherà infatti molte norme pre-repubblicane, tra cui alcune disposizioni di riferimento per le iscrizioni e la tenuta degli Albi.


21/01/2009 – Il Parlamento rilancia sulla detrazione del 55% delle spese sostenute per gli interventi di risparmio energetico. Dopo aver riconfermato il bonus fiscale, messo precedentemente in forse dal Decreto Legge anticrisi 185/2008, arriva dal PdL la proposta di estenderlo anche alle porte.

La possibilità era stata precedentemente scartata dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 475/E, che ammette il bonus fiscale solo nel caso in cui il portone abbia le stesse caratteristiche di una finestra.
L’idea di estendere il bonus alle porte è stata ventilata dal Senatore Antonio Paravia, appartenente al PdL, relatore del Ddl sullo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese. All’interno del disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati e ora in fase di discussione al Senato, è infatti presente un capitolo dedicato all’energia.
Tra le proposte di Paravia oltre all’allargamento dell’agevolazione del 55% alle porte che garantiscono il risparmio energetico, compaiono incentivi al sistema gpl e l’invio delle bollette di luce e gas in modalità che abbattono i costi.
La riconferma dell’incentivo per il risparmio energetico sugli immobili ha lasciato soddisfatti gli addetti ai lavori del settore edilizio, che attendono dall’Agenzia delle Entrate l’emanazione di provvedimenti per la semplificazione degli adempimenti.
In particolare le associazioni di settore, tra cui la Finco, Federazione industrie prodotti impianti e servizi per le costruzioni, mirano a ripensare all’esclusione dalla detrazione fiscale degli immobili non strumentali dei costruttori. Quelli cioè comprati e ristrutturati dai costruttori per essere rivenduti.
Una posizione che per Angelo Artale, direttore di Finco, non solo danneggia i costruttori, ma infrange il protocollo di Kyoto dal momento che elimina un incentivo al risparmio sulle emissioni di anidride carbonica.

lunedì 19 gennaio 2009

MODIFICHE DETRAZIONE 55%

Caro Blogger
è stata approvata in via definitiva dalla Camera, la legge di conversione del Decreto anticrisi. La detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici torna ad essere automatica, senza tetti di spesa; solo per le spese del 2009 e 2010 è prevista una "comunicazione" all'Agenzia delle Entrate; le spese del 2009 e 2010 dovranno essere detratte in cinque anni, mentre per quelle del 2008 resta la scelta da tre a dieci anni.Soddisfazione per le decisioni del Parlamento è stata espressa dalle associazioni delle imprese del settore e dagli ambientalisti; qualche perplessità resta invece tra i tecnici e i cittadini in merito alla mancata pubblicazione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, del modulo per inoltrare l'istanza.