domenica 25 gennaio 2009

Detrazione 55%, proposta l'estensione del bonus alle porte


Gentile blogger,dopo la riconferma della detrazione del 55% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica, arriva dal PdL la proposta di estendere il bonus fiscale anche alle porte. Possibilità da discutere nell'ambito del disegno di legge sullo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, ora all'esame del Senato.L'Agenzia delle Entrate ha inoltre pubblicato l'elenco degli studi di settore per cui è prevista la revisione. Il provvedimento, previsto dalla manovra anticrisi del Dl 185/2008, non esclude correttivi successivi e apre nuovi spiragli per diverse categorie di professionisti, ultimamente preoccupate dalla riforma degli ordini professionali. Il Dl 200/2008 "taglialeggi" abrogherà infatti molte norme pre-repubblicane, tra cui alcune disposizioni di riferimento per le iscrizioni e la tenuta degli Albi.


21/01/2009 – Il Parlamento rilancia sulla detrazione del 55% delle spese sostenute per gli interventi di risparmio energetico. Dopo aver riconfermato il bonus fiscale, messo precedentemente in forse dal Decreto Legge anticrisi 185/2008, arriva dal PdL la proposta di estenderlo anche alle porte.

La possibilità era stata precedentemente scartata dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 475/E, che ammette il bonus fiscale solo nel caso in cui il portone abbia le stesse caratteristiche di una finestra.
L’idea di estendere il bonus alle porte è stata ventilata dal Senatore Antonio Paravia, appartenente al PdL, relatore del Ddl sullo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese. All’interno del disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati e ora in fase di discussione al Senato, è infatti presente un capitolo dedicato all’energia.
Tra le proposte di Paravia oltre all’allargamento dell’agevolazione del 55% alle porte che garantiscono il risparmio energetico, compaiono incentivi al sistema gpl e l’invio delle bollette di luce e gas in modalità che abbattono i costi.
La riconferma dell’incentivo per il risparmio energetico sugli immobili ha lasciato soddisfatti gli addetti ai lavori del settore edilizio, che attendono dall’Agenzia delle Entrate l’emanazione di provvedimenti per la semplificazione degli adempimenti.
In particolare le associazioni di settore, tra cui la Finco, Federazione industrie prodotti impianti e servizi per le costruzioni, mirano a ripensare all’esclusione dalla detrazione fiscale degli immobili non strumentali dei costruttori. Quelli cioè comprati e ristrutturati dai costruttori per essere rivenduti.
Una posizione che per Angelo Artale, direttore di Finco, non solo danneggia i costruttori, ma infrange il protocollo di Kyoto dal momento che elimina un incentivo al risparmio sulle emissioni di anidride carbonica.

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